Il 30 novembre 2019 è la giornata dedicata al Parkinson che, come ogni “giornata dedicata”, vuole attirare l’attenzione sull’argomento e incentivare iniziative. Nel nostro paese i dati ufficiali parlano di circa 250.000 persone affette da Parkinson, ma è una cifra non aggiornata da più di vent’anni! Le stime sono basate sul consumo dei farmaci specifici, sul numero di persone con l’esenzione per patologia e con attestazioni INPS per invalidità. È realistico invece che i malati di Parkinson in Italia siano tra i 500.000 e i 600.000. L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) prevede un raddoppio dei casi entro il 2030! Insomma una vera massa di persone che necessiteranno di cure ed assistenza specialistiche!

Come assistere chi soffre di Parkinson?

Lo si può fare dedicando ogni attenzione non solo alle cure farmacologiche e riabilitative, ma anche ad altri aspetti del vivere quotidiano, spesso misconosciuti o ingiustamente ritenuti poco importanti! E un più appropriato atteggiamento mentale può migliorare la qualità della vita dei pazienti, dei loro familiari e caregiver.

Come si può convivere con il Parkinson?

Le risposte non sono scontate. Non esiste “la” soluzione. Una cosa però è certa: ci sono adeguati comportamenti che, se messi in atto costantemente, possono facilitare la vita di chi, direttamente e indirettamente, convive con il Parkinson. I miei pazienti conoscono già i miei consigli quando mi chiedono sollievo dai loro problemi quotidiani, e qui li suggerisco anche a te:

  1. Diventa un “atleta”. Sì, l’esercizio fisico è fondamentale. Anche se non lo eri prima, cerca di diventare “un atleta”, e se all’inizio sarà di certo un po’ faticoso, andrà tutto a tuo vantaggio.
  2. Molla la cyclette! Non serve nel tuo caso!
  3. Butta via le pantofole: oltre ad essere il simbolo della pigrizia (da evitare nel nostro caso) sono rischiose! In inglese si chiamano “slippers” e “to slip” significa “scivolare”, come dico sempre ai miei pazienti a conclusione di una visita a casa.
  4. Indossa anche in casa scarpe da ginnastica con la chiusura facilitata con velcro “a strappo” che ridurranno il rischio di cadere e ti faranno sentire anche un po’ “sportivo”.
  5. Controlla al meglio la postura del tuo corpo, la destrezza e la velocità dei tuoi movimenti e del cammino: ricordati di stare “dritto” e “alzare i piedi dal suolo” quando cammini! Per questo gli esercizi riabilitativi proposti dal fisioterapista o dal musicoterapeuta ti saranno di grandissimo aiuto.
  6. Cerca di “rubare il mestiere” ai terapisti, imparando e ripetendo più volte al giorno gli esercizi proposti. Insomma, cerca di fare tesoro degli insegnamenti ricevuti nel corso delle sedute, anche considerando la tua continua necessità di movimento e l’oneroso impegno economico sostenuto da te in prima persona, o dalla Sanità Pubblica (sappi che le risorse purtroppo non sono infinite e vanno razionalizzate e distribuite giudiziosamente).

Un ultimo consiglio riguarda il caffè: va bene se ne bevi in quantità moderata (1-2 al dì) ma ricorda che l’eccessivo consumo provoca un aumento del tremore, così come lo provocano il fumo e le bevande alcoliche, nonché alcuni farmaci come gli ormoni tiroidei, i cortisonici, i prodotti per migliorare la respirazione, alcuni psicofarmaci, gli antinausea, gli antivertiginosi.

Nei prossimi articoli darò anche alcune dritte sull’alimentazione, ma se intanto vuoi saperne di più sul Parkinson nel mio blog trovi altri articoli che gli ho dedicato. E se intanto hai bisogno di me, contattami. Sarò lieto di esserti utile.

Giuseppe Sanges
Specialista in Neurologia

Sono Medico specialista in Neurologia e in Ricerca epidemiologica delle malattie neurodegenerative. Da trent’anni curo quotidianamente persone affette da Parkinson, Cefalee e Alzheimer. Sono anche docente di Neuroscienze per Enti pubblici e privati.
Scrivo gli articoli che pubblico nel mio blog pensando ai miei pazienti e a coloro che, nelle loro ricerche su Internet, vogliono trovare informazioni scientifiche corrette. Spero di essere utile anche per te.