Cefalea: noi medici chiamiamo così il mal di testa. È un problema di interesse generale poiché colpisce tutte le età e ha cause non sempre documentabili.

La cefalea può essere il sintomo di una malattia o essere lei stessa una malattia specifica. Può insorgere acutamente, cioè all’improvviso, in una persona che non ne aveva mai sofferto! In questo caso, soprattutto se accompagnata da nausea, vomito, torpore (sonnolenza), disturbi visivi o segni di deficit motorio o sensitivo a un lato del corpo, rappresenta una red flag, cioè un campanello d’allarme di una patologia “a rischio” e, quindi, va urgentemente posta all’attenzione dei medici del Pronto Soccorso.

Come approfondire le cause del mal di testa?

Quando il mal di testa è insistente è opportuno rivolgersi a specialista in neurologia poiché è indispensabile formulare una diagnosi corretta per partire col piede giusto! Per il corretto inquadramento diagnostico e terapeutico lo specialista neurologo può chiedere:

  • esami di laboratorio o di neuroimaging (TAC e Risonanza magnetica, senza o con mezzo di contrasto)
  • consulti con specialisti di altra branca, come fisiatra, otorino, chirurgo maxillo-facciale, neurochirurgo, reumatologo, psicologo.

Inoltre, può invitare il paziente a redigere un “diario della cefalea” appositamente strutturato (non è difficile, possono farlo anche pazienti piccoli e anziani, magari con un aiuto!).

Quali sono le cure migliori per la cefalea?

La terapia farmacologica è varia e articolata, ed è squisitamente “su misura”, cioè va adattata al tipo di cefalea e, soprattutto alla persona, alle sue esigenze e alla presenza delle cosiddette comorbilità (altre malattie coesistenti). Ma importantissimo è “bonificare” abitudini di vita e alimentari, che spesso incidono negativamente sulla cefalea. Perché dico questo? Perché spesso (molto spesso) osservo persone che vengono a visita dal neurologo per la prima volta dopo anni (talora anche decenni!) di sofferenza, dopo aver:

  • consultato a casaccio specialisti delle più diverse branche,
  • praticato terapie farmacologiche inappropriate sulla base di un pericolosissimo “fai-da-te” (consigli della vicina, imitazione di una terapia praticata da un parente o conoscente, magari con condizione, habitus e necessità completamente diverse, suggestione della pubblicità in TV).

Sono le persone nelle quali si è perso il bandolo della matassa: la cefalea primitiva, dell’inizio, non è più riconoscibile e ricordata (la storia clinica e i sintomi raccontati dalla persona sono di cruciale importanza, spesso più degli esami strumentali e di laboratorio, nel definire la diagnosi!). Assisto quindi persone affette ormai da una “cefalea da abuso di farmaci” che dichiarano un consumo di anti-infiammatori (da banco o prescritti da un medico o anche di farmaci appropriati, come i triptani nel caso dell’emicrania, ma autogestiti senza i necessari controlli neurologici periodici)  esagerato, superiore alle 15 assunzioni al mese, con punte di 60/mese!!

La “cefalea da abuso” è una condizione riconosciuta come entità clinica ed è sempre più frequente nell’ambulatorio del neurologo. L’abuso provoca, oltre al comprensibile rischio di tossicità ed effetti indesiderati anche gravi, la cronicizzazione della cefalea di partenza!

Cosa vuol dire soffrire di cefalea cronica?

Cefalea cronica significa sofferenza, disagio, limitazione dell’autonomia (sia nel lavoro, che nelle relazioni sociali, che nei viaggi o vacanze, inevitabilmente compromesse) e della autostima, con risvolti psicologici sfavorevoli. In pratica si verifica uno scadimento importante della propria qualità di vita e di quelli che ti circondano. Pertanto, mi permetto di ricordarti e sottolineare che è indispensabile avere un corretto inquadramento diagnostico della cefalea, per evitare di complicare cioè che poteva essere un “semplice” mal di testa!

Altri aspetti legati alle Cefalee e alla loro cura puoi trovarli in articoli pubblicati nel mio blog. E se hai bisogno di me, contattami.

Giuseppe Sanges
Specialista in Neurologia

Sono Medico specialista in Neurologia e in Ricerca epidemiologica delle malattie neurodegenerative. Da trent’anni curo quotidianamente persone affette da Parkinson, Cefalee e Alzheimer. Sono anche docente di Neuroscienze per Enti pubblici e privati.
Scrivo gli articoli che pubblico nel mio blog pensando ai miei pazienti e a coloro che, nelle loro ricerche su Internet, vogliono trovare informazioni scientifiche corrette. Spero di essere utile anche per te.