Spesso nel mio studio mi trovo davanti persone, nella maggioranza donne, che esordiscono così! E il loro racconto parla soprattutto di dolore e “blocco” dei muscoli (Mi fanno male i muscoli, dappertutto…), ma anche di progressiva stanchezza (Sono stanca, stanca, stanca, fin dal mattino… iniziare la giornata è veramente difficile!), di cefalea (È come se avessi perennemente un casco pesante!), di mancanza di concentrazione (Non riesco a concentrarmi, dimentico tutto!), ipersensibilità al clima (Se cambia la temperatura o il tempo, sto peggio, sia con i dolori, la stanchezza che con l’umore, ho sempre freddo e a volte divento irritabile), ai rumori e alle luci intense (I rumori improvvisi mi fanno letteralmente saltare, le luci intense mi danno fastidio), intolleranza a numerose sostanze (Tutte le medicine che mi hanno prescritto mi fanno male, da subito, appena le prendo, anche dalla prima pillola!), di ansia o depressione (Sono sempre ansiosa, passo le notti in bianco, mi sento fragile e spesso piango, tremo). Spesso hanno difficoltà a deglutire e digerire (Ho difficoltà ad ingoiare, mi sembra di avere un ostacolo alla gola…).

Molte mi parlano di fibromialgia, di iter lunghi ed estenuanti tra specialisti di vario orientamento, consultazioni molto spesso vissute con scetticismo e negazionismo da ambo le parti.

Cos’è la fibromialgia?

È una condizione che interessa quasi esclusivamente donne in età adulto-giovanile. È una sindrome (cioè un insieme di sintomi vissuti dalla persona e di segni rilevati dal medico) da causa sconosciuta, forse multifattoriale, cronica. È caratterizzata da dolore muscolare, diffuso, fluttuante e migrante. La palpazione dei muscoli – che spesso appaiono contratti – della colonna vertebrale, delle spalle, cosce, braccia e polsi, potrà evocare dolore, concentrato soprattutto in quelli che vengono definiti tender points. Sono punti specifici, corrispondenti alle inserzioni dei muscoli sulle ossa, ormai standardizzati da alcuni decenni, sui quali la semplice pressione con il dito spesso dà luogo a un dolore di variabile intensità e durata, sebbene è il quadro complessivo a permettere la diagnosi.

Si associano, come abbiamo visto, a progressiva stanchezza e facile stancabilità (astenia), cefalea, tremore diffuso, difficoltà ad iniziare le attività della giornata, deficit di attenzione/concentrazione, ‘ipersensibilità’ a svariati stimoli ambientali (temperatura, variazioni climatiche, rumori improvvisi, luci intense, intolleranza, non allergica, a numerose sostanze), disturbi d’ansia e del sonno, labilità dell’umore, depressione. Spesso sono riportate alterazioni della deglutizione e della digestione, disturbi urinari e della sfera sessuale, capogiri, ronzii (acufeni).

Come si formula la diagnosi

Le limitazioni funzionali possono spesso condurre a una riduzione di attività e interessi, a una contrazione dell’attività lavorativa, delle relazioni sociali e affettive, e il vissuto della persona, spesso erroneamente interpretato come nevrotico, “ipocondriaco” o ‘esagerato’, porta a un evitamento da parte delle persone vicine che contribuisce ulteriormente e drammaticamente all’isolamento.

La diagnosi è spesso difficile e la persona gira a lungo tra diversi specialisti, si sottopone a una estenuante trafila di indagini che non approdano a nulla, prima di ricevere il giusto riconoscimento e trattamento.

Perché avviene ciò?

Perché la fibromialgia non ha, al momento, una causa o lesione anatomica dimostrabile (tutti gli esami, anche i più sofisticati, diretti ai vari aspetti della malattia risultano regolarmente normali!) e condivide molti aspetti con il disturbo da somatizzazione e la depressione. Pertanto costituisce ancora una entità ritenuta controversa e misconosciuta da molti medici per l’insieme variegato di sintomi, spesso aspecifici e senza spiegazione. Per questi motivi, nel 75% delle persone affette la malattia non è riconosciuta per lungo tempo!

Possono esserti utili approfondimenti sulla fibromialgia? Potrai a breve leggere altro (come si cura, le sue origini storiche…) nel mio blog  E se intanto hai bisogno di me, contattami. Sarò lieto di conoscere la tua storia.

Giuseppe Sanges
Specialista in Neurologia

Sono Medico specialista in Neurologia e in Ricerca epidemiologica delle malattie neurodegenerative. Da trent’anni curo quotidianamente persone affette da Parkinson, Cefalee e Alzheimer. Sono anche docente di Neuroscienze per Enti pubblici e privati.
Scrivo gli articoli che pubblico nel mio blog pensando ai miei pazienti e a coloro che, nelle loro ricerche su Internet, vogliono trovare informazioni scientifiche corrette. Spero di essere utile anche per te.